I grandi del passato 3# - Paolo Maldini

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    « In 23 anni di carriera non si è mai allontanato da un senso della morale, del dovere, della fedeltà e dell'etica che ne fanno una delle icone del calcio. »

    (L'Équipe)



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    Paolo Maldini (Milano, 26 giugno 1968) è un ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

    Biografia
    Figlio di Cesare Maldini, da piccolo era un tifoso della Juventus,[3] ma nonostante ciò è divenuto poi un simbolo per il Milan.

    Sposato dal 14 dicembre 1994 con l'ex modella venezuelana Adriana Fossa, ha due figli: Christian (14 giugno 1996) e Daniel (11 ottobre 2001).

    Ha legato la sua intera carriera al Milan, di cui è il primatista di presenze con 902 partite ufficiali disputate e ne è stato capitano dal 1997 al 2009. Con la squadra rossonera ha vinto ben 26 trofei, tra cui 7 scudetti, 5 Coppe dei Campioni/Champions League, 2 Coppe Intercontinentali e una Coppa del Mondo per club.

    Con la Nazionale italiana è stato vice-campione del mondo e d'Europa, rispettivamente nel 1994 e nel 2000. Ne è anche il primatista di presenze come capitano (74) e il secondo in assoluto (126) dietro Fabio Cannavaro.

    È inoltre giunto terzo nella classifica del Pallone d'oro 1994 e in quella del 2003 e occupa la 21° posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer.

    Caratteristiche tecniche
    Difensore di fascia, grazie alle sue doti di tecnica, velocità, prestanza fisica e duttilità è considerato uno dei più grandi giocatori della storia del calcio.

    Carriera
    Club

    Paolo Maldini ha legato la sua intera carriera al Milan, squadra della sua città che l'ha visto crescere e maturare come uomo e come professionista. Nella squadra rossonera milita dal suo provino del 1978 e ha ricoperto principalmente il ruolo di terzino sinistro o di difensore centrale. È stato utilizzato anche da terzino destro, a dimostrazione della sua grande duttilità tattica.

    Ha debuttato in Serie A con Nils Liedholm il 20 gennaio 1985, ancora sedicenne, in un match contro l'Udinese (1-1) subentrando a Sergio Battistini.[9] Già la stagione successiva, a soli 17 anni, diventò titolare nella formazione rossonera, con la maglia numero 3 di terzino sinistro. Segna il primo dei suoi 29 gol in Serie A il 4 gennaio 1987 in Como-Milan (0-1). In Europa, invece, il battesimo del gol arriva il 21 ottobre 1992 in Slovan Bratislava-Milan (0-1).

    Dalla stagione 1997-1998 è stato il capitano del Milan, avendo ereditato la fascia da Franco Baresi al termine della sua carriera. Lo stesso passaggio di testimone era già avvenuto nel 1994 nella Nazionale italiana, quando Baresi aveva lasciato al terzino la fascia di capitano dopo il mondiale statunitense.

    Alla 28ª giornata del campionato 2002-2003, nel derby Inter-Milan, Maldini viene sostituito per una frattura al setto nasale dopo la gomitata involontaria da parte di Christian Vieri.[10] Nelle partite successive al derby, Maldini indosserà per circa un mese una maschera facciale protettiva.

    Il 28 maggio 2003, all'Old Trafford di Manchester, ha sollevato la UEFA Champions League a 40 anni esatti di distanza dal giorno in cui proprio suo padre Cesare si laureò campione d'Europa, anch'egli come capitano del Milan e anch'egli in Inghilterra (a Londra). Quel trofeo è stato inoltre il primo trofeo materialmente sollevato da Paolo Maldini in qualità di capitano.

    Nella stagione 2005-2006 ha segnato anche una doppietta contro la Reggina in campionato; la prima e unica nella sua lunghissima carriera.

    200px-Paolo_Maldini_Udine
    Il 16 dicembre 2007, aggiudicandosi la Coppa del Mondo per club dopo che il Milan ha battuto in finale il Boca Juniors, ha conquistato il 26° trofeo della sua carriera, il 13° in ambito internazionale. È stato inoltre il primo capitano di una formazione del vecchio continente ad alzare questo trofeo. Il 16 febbraio 2008, nella gara contro il Parma al Tardini, entrando in campo a partita iniziata al posto di Jankulovski ha raggiunto così il traguardo delle 1.000 partite da professionista, di cui 861 con il Milan, 12 con l'Under-21, 1 con l'Olimpica e 126 con la Nazionale maggiore.[ In campo europeo solo Peter Shilton, portiere inglese, ha totalizzato più presenze, 1.390 tra il 1966 e il 1997. Ha giocato la sua ultima partita in Champions League il 4 marzo 2008 a San Siro contro l'Arsenal nella sconfitta interna per 2 a 0 che ha sancito l'eliminazione del Milan dalla Champions League 2007-2008 agli ottavi di finale.

    Dopo alcune voci che avevano ventilato un suo possibile ritiro dopo la Coppa del Mondo per club 2007 Maldini aveva annunciato che avrebbe appeso le scarpe al chiodo alla fine della stagione 2007-2008, ma dopo l'eliminazione in Champions League contro l'Arsenal Maldini stesso non aveva escluso la possibilità di rimanere in rossonero anche per la stagione seguente e il 6 giugno 2008 ha prolungato ancora il suo contratto di un altro anno fino al 30 giugno 2009. Quando lascerà il calcio, il Milan ha deciso di ritirare la maglia numero 3, per anni indossata da Maldini, come già accaduto solo per la maglia numero 6 di Franco Baresi. Le uniche persone a cui potrebbe essere assegnata tale maglia sono i suoi figli Christian, che nel settembre 2005 è stato tesserato per le giovanili del Milan, e Daniel, avuti con la moglie Adriana Fossa, nel caso in cui arrivino a giocare in Serie A con i rossoneri.

    Maldini ha collezionato 647 presenze in Serie A, record assoluto, con 29 gol realizzati. La storica soglia delle 600 partite è stata conseguita in occasione di Catania-Milan del 13 maggio 2007 (1-1), che, contando anche lo spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA del 1987-1988 giocato contro la Sampdoria a Torino, è la sua 601ª presenza con la maglia del Milan in gare di campionato e relativi spareggi.

    Il 16 maggio 2009 ha disputato la 900ª partita ufficiale in maglia rossonera, scendendo in campo contro l'Udinese al Friuli, lo stesso stadio dove aveva esordito in Serie A e festeggiato i 20 anni da calciatore professionista.

    Il 24 maggio 2009, Maldini ha giocato per l'ultima volta a San Siro nella sconfitta subita dalla sua squadra per 3-2 contro la Roma. La cerimonia d'addio si è svolta con la consegna ai tifosi di album di figurine e di una sciarpa commemorativa. Inoltre la squadra rossonera ha indossato per l'occasione la nuova divisa 2009-2010 con un patch commemorativa che raffigurava il volto di Maldini e la frase "Tre Solo per Te". Durante il giro di campo finale (pur nel contesto di uno stadio con quasi 80mila spettatori che si sono alzati in piedi ad applaudirlo, compresi i tifosi ospiti della Roma) il difensore è stato contestato da un settore di tifosi organizzati della Curva Sud: questi hanno intonato cori a favore di Franco Baresi ed esposto alcuni striscioni polemici verso Maldini, in relazione ad alcune considerazioni del capitano milanista sul tifo organizzato, rovinando così in parte il suo addio al calcio giocato. Secondo Carlo Ancelotti però la contestazione è stata solo una goccia d'acqua in un oceano pieno d'affetto.

    Detiene anche altri record: primato assoluto di stagioni in Serie A con la stessa squadra, con 25 campionati consecutivi al Milan, di cui è il primatista di presenze con 902 partite ufficiali disputate; marcatore più veloce in una finale di Champions League (52'' contro il Liverpool nel 2005). Insieme a Francisco Gento, è l'unico calciatore ad aver disputato 8 finali della Coppa dei Campioni/Champions League vincendone 5 (contro le 6 di Gento). Dalla sua prima all'ultima Coppa dei Campioni/Champions League vinta, sono passati ben 18 anni, record assoluto della competizione. Grazie alla lunga militanza nel Milan, ha totalizzato il record di stracittadine milanesi giocate, essendo sceso in campo in ben 56 derby. Per anzianità in campo, è il secondo giocatore del Milan nella storia, essendo sceso in campo nella sua ultima partita a 40 anni, 11 mesi e 5 giorni; solo Alessandro Costacurta (41 anni e 26 giorni) ha disputato una partita ufficiale con un'età maggiore della sua. Inoltre, segnando il gol del definitivo 1-2 nella partita Milan-Atalanta del 30 marzo 2008, è diventato il quarto giocatore più vecchio in assoluto a segnare un gol in Serie A. Meglio di lui hanno fatto solo Pietro Vierchowod, Silvio Piola e Alessandro Costacurta.

    Il 31 maggio 2009 a Firenze Maldini disputa la sua ultima partita, Fiorentina-Milan (0-2) nella quale raggiunge le 902 partite ufficiali con il Milan. In questa occasione, invece, la tifoseria viola, in concomitanza con quella ospite rossonera, gli offre una standing ovation degna di un campione del calcio internazionale, che lo risarcisce del piccolo danno morale subito la giornata precedente.

    Il 28 agosto 2009 a Monte Carlo Paolo Maldini è stato premiato dalla UEFA nel corso dei sorteggi per la fase a gironi della Champions League 2009-2010. Il riconoscimento alla carriera è stato consegnato a Maldini dal presidente della UEFA Michel Platini, che ha chiesto al pubblico di alzarsi in piedi in onore della gloriosa carriera dell'ex capitano rossonero.

    Nazionale
    Nel 1986 è stato chiamato dal padre Cesare in Under-21 con la quale ha giocato per due anni, prima della chiamata in Nazionale maggiore.

    Con la Nazionale ha debuttato a 19 anni, il 31 marzo 1988 a Spalato in Jugoslavia-Italia (1-1) e ha segnato il primo dei suoi 7 gol il 20 gennaio 1993 a Firenze contro il Messico (2-0).

    Con gli Azzurri ha disputato gli Europei 1988 (eliminazione nelle semifinali da parte dell'URSS, 4 presenze su 4 partite disputate), i Mondiali 1990 (3° posto, 7 presenze su 7 partite disputate), i Mondiali 1994 (2° posto, sconfitta in finale con il Brasile dopo i rigori, 7 presenze su 7 partite disputate) gli Europei 1996 (eliminazione al primo turno, 3 presenze su 3 partite disputate), i Mondiali 1998 (eliminazione ai quarti da parte della Francia dopo i rigori, 5 presenze su 5 partite disputate), gli Europei 2000 (2° posto, sconfitta in finale con la Francia dopo i supplementari, 6 presenze su 6 partite disputate) e i Mondiali 2002 (eliminazione agli ottavi da parte della Corea del Sud dopo i supplementari, 4 presenze su 4 partite disputate). Nei campionati del mondo ha collezionato 23 presenze (seconda prestazione di sempre dopo le 25 partite di Lothar Matthäus), in queste ha stabilito il record assoluto per i minuti giocati: 2.216 (Matthäus ha giocato più partite ma in alcune di queste è stato sostituito o è subentrato ad un compagno, totalizzando un numero inferiore di minuti in campo).

    Si è ritirato dall'attività con la Nazionale a 34 anni, dopo il Mondiale del 2002. Con la maglia azzurra ha disputato 126 partite, realizzando 7 gol. Detiene il record per il numero di gare con la fascia da capitano: 74.

     
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